ParoleParoleParole

Un ciclo di installazioni artistiche che, con i linguaggi e le suggestioni dell’arte pubblica, mettono in relazione la poetica pasoliniana con alcuni luoghi significativi dell’esperienza del poeta e con le comunità che li abitano.

Gli interventi artistici, ideati dal collettivo di arte sociale DMAV, scandiscono le tappe di un percorso, poetico e al contempo fisico che Pasolini si trovava a percorrere quotidianamente in bicicletta, in quell’itinerario tra Valvasone, Casarsa e Codroipo (Prâts di Lorêt e Goricizza) che si lega anche alla sua esperienza giovanile di insegnante.

Ogni intervento artistico sollecita, con l’utilizzo delle luci al neon e della text art, la riattivazione di un nucleo semantico significativo collegato all’uso letterario della lingua friulana, momento fondamentale della messa a punto dei codici espressivi di Pasolini. Tutte le installazioni riproducono fedelmente la calligrafia del poeta.

Un’opera diffusa e “attraversabile” e, al contempo, un percorso concettuale ed estetico scandito da parole chiave tratte dall’opera di Pasolini. Quattro costruzioni semantiche che, con il linguaggio della neon art o della text art, riproducono fedelmente la scrittura del poeta. L’itinerario dei luoghi pasoliniani può essere percorso ascoltando l’ambientazione sonora PPP Suite creata da DMAV in collaborazione con l’artista e compositore di musica elettronica Antonio Della Marina. Un percorso uditivo emozionante e coinvolgente che immerge lo spettatore nei suoni e nelle parole di Pasolini

Catalogo

I LUOGHI

CASARSA DELLA DELIZIA

Brusâ d’amôr
Centro Studi Pier Paolo Pasolini
(via Guido Alberto Pasolini, 4)

VALVASONE ARZENE

Lûs tra i morârs
Scuola elementare statale Silvio Pellico
(via sant’Elena, 51)

L’aghe e cor
Ruota Irma
(via XXV Maggio)

PRÂTS DI LORÊT

Pardilàdaidís
Prâts di Lorêt
(Codroipo, geolocalizzazione: 45.970962, 12.915131)

 

GORICIZZA

Pardilàdaidís
Goricizza
(Piazza della Chiesa 5)

CASARSA DELLA DELIZIA

Brusâ d’amôr
Centro Studi Pier Paolo Pasolini
(via Guido Alberto Pasolini, 4)

VALVASONE ARZENE

Lûs tra i morârs
Scuola elementare statale Silvio Pellico
(via sant’Elena, 51)

L’aghe e cor
Ruota Irma
(via XXV Maggio)

PRÂTS DI LORÊT

Pardilàdaidís
Prâts di Lorêt
(Codroipo, geolocalizzazione: 45.970962, 12.915131)

GORICIZZA

Pardilàdaidís
Goricizza
(Piazza della Chiesa 5)

Accendendosi in diversi punti del territorio, queste luci d’artista danno vita a un dialogo a distanza connesso al senso del tempo che scorre, al rapporto con il mondo naturale, all’intensità della passione, alla forza della vena pedagogica di Pasolini. Una poetica fatta luce che vuole suggerire allo spettatore, attraverso le risonanze della lingua friulana, la possibilità di compiere un proprio percorso fisico e mentale all’interno dell’incanto dei luoghi pasoliniani.

L’aghe e cor (L’acqua scorre) evoca la valenza simbolica dell’acqua nella poetica pasoliniana: elemento generativo che dona la vita, ma anche nucleo connesso al cambiamento e alla metamorfosi, all’inafferrabilità di una parola che richiede ascolto, attenzione e cura per ritrovare, nello spazio poetico, una potenza sorgiva in grado di riattivare il rapporto con le radici del dire. Un abbraccio, quello con l’acqua, continuamente ricercato, che si compie, tragicamente, sul lungomare di Ostia, nell’ora estrema della morte del poeta.

Lûs tra i morârs (Luce tra i gelsi) esplora il rapporto costante delle opere di Pasolini con la natura e il paesaggio friulano, ben rappresentato dalla celebre immagine delle lucciole, che con la loro scomparsa sono il sintomo del progresso che altera in modo irrimediabile l’equilibrio tra dimensione umana e dimensione naturale. 
Solo l’appassionata capacità di prendersi cura dei luoghi e delle parole può riattivare la spinta visionaria, la luce profetica, che attraversa gli scritti e i film del poeta. 
La collocazione sull’edificio della scuola elementare di Valvasone Arzene, nella quale Pasolini insegnò tra il 1947 e il 1949, rappresenta poi un’ideale connessione con un’altra delle “luci” della sua riflessione: l’importanza della pedagogia e della trasmissione del sapere come ponte in grado di saldare le generazioni e ricucire, attraverso la cura della parola, il tessuto storico e sociale della comunità.

Brusâ d’amôr (Bruciare d’amore) richiama la centralità dell’idea di amore nell’opera di Pasolini. Il trasporto amoroso, bruciante, irresistibile e pericoloso, è all’origine di una sete impossibile da colmare, sospesa tra un rapimento improvviso e un desiderio al quale è non ci si può opporre. Passione come folgorazione amorosa, ma anche come spinta civile e conoscitiva. Per Pasolini il pathos è la scintilla che accende la conoscenza e l’impegno, il primo impulso da cui traggono forza le prese di posizione sulla realtà.

Pardilàdaidís (Al di là dei giorni) rievoca il particolare rapporto instaurato da Pasolini con il concetto di tempo. Innervata da una forte connessione con il passato e con l’alternarsi ciclico delle stagioni, la poetica pasoliniana trae dalla relazione con il tempo dell’origine la spinta per aprirsi al futuro. Un futuro fatto di oscure profezie sociali e politiche, ma che contiene anche il germe di nuove possibili visioni. Collocato in questa dimensione che va “al di là” del tempo, Pasolini continua a parlarci e a provocarci, con rabbia e passione corsare, per invitarci a ristabilire una relazione rinnovata tra passato e futuro.
La particolare collocazione di quest’opera, di fronte alla Chiesa Parrocchiale di San Bartolomeo di Goricizza, rievoca anche il rapporto intellettuale e d’amicizia tra Pasolini e il pittore codroipese Renzo Tubaro (Codroipo, 15 settembre 1925 – Udine, 2 ottobre 2002) autore del ciclo di affreschi della chiesa.
Come scrive lo stesso Tubaro nei suoi taccuini, i due si conoscono nel 1945 a San Vito al Tagliamento, presso l’incisore Tramontin: “Mi ricordo che veniva da Casarsa in bicicletta per salire sulle armature dove lavoravo.”
Proprio dopo una visita in bicicletta agli affreschi della chiesa di Goricizza, Pasolini scriverà su «Il Gazzettino» del 12 luglio 1949: (…) E il discorso si aperse appunto con la recriminazione che un’opera come questo Martirio di S. Bartolomeo resti così fuori dal commercio vivo, dalla presenza di chi sappia apprezzare un’autentica ispirazione artistica. Il grande affresco occupa il centro della volta, ed è, a prima vista, una vera gioia degli occhi, tanto è la freschezza, il gesto, l’intonazione dei colori.
Poi lentamente si compone, nella sua struttura che, pur nel suo ritmo modernissimo – tale magari da sconcertare i buoni paesani – obbedisce a una misura che è tradizionale nel senso più solido di questo termine. Soprattutto la parte inferiore dell’affresco è veramente felice, centrata com’è nei toni e musicale nella composizione. Certo occorrerebbe per Tubaro un discorso assai più lungo e impegnativo; ci limitiamo dunque per ora a rallegrarci vivamente con lui, ma anche con i suoi committenti.
La famiglia Pasolini affiderà a Renzo Tubaro il compito di affrescare la tomba di Guido Alberto, fratello di Pier Paolo, partigiano trucidato nel 1945 alle malghe di Porzus, opera purtroppo deterioratasi e andata perduta.

programma

venerdì 26 maggio
ore 21.00 CASARSA DELLA DELIZIA
Centro Studi Pier Paolo Pasolini (via Guido Alberto Pasolini, 4)
Vernice del progetto ParoleParoleParole l’ineffabile, l’incanto e la terra
e anteprima del videoracconto Strade bianche
a seguire 
accensione della luce d‘artista Brusâ d’amôr

sabato 27 maggio
ore 20.30 VALVASONE ARZENE
Ruota Irma (via XXV Maggio)
accensione della luce d’artista L’aghe e cor
Voci sulle luci con Marco Puntin, Eva Pascal e Stefano Bembi a cura di Massimo Navone

a seguire
Scuola elementare statale Silvio Pellico (via sant’Elena, 51)
accensione della luce d’artista Lûs tra i morârs accompagnata dall’ascolto amplificato dell’audio installazione PPP Suite
 
domenica 28 maggio
Sulle ruote di Pasolini
tour in bici aperto a tutti per scoprire le installazioni artistiche che compongono l’opera di arte pubblica ParoleParoleParole l’ineffabile, l’incanto e la terra

Per ulteriori informazioni e per richiedere il modulo di iscrizione: FIAB Medio Friuli – Amici del Pedale 0432 476569 — 348 6008430 amicidelpedalecodroipo@gmail.com

ore 8.30 ritrovo a Passariano, sede Pro Loco Passariano (parcheggio Ovest, Villa Manin)
ore 9.00 partenza da Villa Manin
Itinerario:
Goricizza (Piazza della Chiesa 5): luce d’artista Pardilàdaidís
Tagliamento, Prâts di Lorêt: intervento artistico di text art su strada Pardilàdaidís
Valvasone visita alle installazioni Lûs tra i morârs e L’aghe e cor
Casarsa: visita all’installazione Brusâ d’amôr
Versuta e poi rientro a Passariano per pranzare a “Sapori Pro Loco”, manifestazione enogastronomica che propone le tipicità e le eccellenze del Friuli Venezia Giulia.

Per chi non partecipa al tour in bicicletta, l’appuntamento è alle ore 11.00, ai Prâts di Lorêt (Codroipo), per percorrere a piedi l’intervento artistico di text art Pardilàdaidís
(geolocalizzazione: 45.970962, 12.915131)

ore 16.00 Villa Manin – Barchessa di Ponente
Sapori Pro Loco – Spazio Incontro
Presentazione dell’intervento di arte pubblica ParoleParoleParole l’ineffabile, l’incanto e la terra
alla presenza del collettivo artistico DMAV e del compositore di PPP Suite Antonio Della Marina.

Tutti gli eventi sono a ingresso libero e gratuito senza prenotazione.

un progetto di

ideazione artistica

realizzato con il sostegno di

e con il supporto di

con la collaborazione di

partner di progetto

progettazione tecnica

consulenza per i beni tutelati

progetto grafico

foto

PPP Suite

Strade Bianche

produzione video

shooting & editing

Giulio C. Ladini

drone

Giulio Bagat

Voci sulle luci

a cura di

Massimo Navone

ufficio stampa

Volpe&Sain comunicazione (Trieste)

si ringraziano per l’amichevole collaborazione

Donatella Bottacin, Valter Bertuzzi, Luca Centone, Renato Chiarotto, Francesco Clochiatti, Claudia Gasparini, 
Luca Gremese, Flavia Leonarduzzi, Ilaria Papis, Claudia Ragazzoni, Serena Riservato, Luigi Soramel,
Giacomo Trevisan, Andrea Tubaro, Gilda Venturini 

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